Il mangime giusto è essenziale per la salute e il benessere degli animali. Se prima dell'inizio del secolo i vitelli avevano una dieta piuttosto unilaterale, principalmente con latte ricostituito con succedanei del latte, negli ultimi decenni la situazione è cambiata drasticamente. In media, nel 2022 un vitello ha assunto 250 kg di latte in polvere, 360 kg di muesli e 40 kg di paglia tritata. Il passaggio dal latte ad un'alimentazione più strutturata porta a un migliore sviluppo dell'apparato ruminale e quindi ad un animale più sano. Una maggiore quantità di alimento strutturato (fibroso) favorisce la ruminazione, la produzione di vitamina B, l’assorbimento del ferro presente nel foraggio grezzo e il miglioramento dello stato di salute del vitello. Anche per questo motivo, sono sempre minori i casi di anemia (clinica). L'anemia ha rappresentato, per molti anni, un problema significativo nell'allevamento di questi animali. Comprendiamo bene, quindi, che il settore sia sensibile alla questione, in quanto livelli bassi di emoglobina nel sangue possono far insorgere molteplici problematiche di salute. Per tale motivo, cerchiamo attivamente di ottenere livelli significativamente più alti rispetto al requisito europeo di almeno 4,5 millimoli per litro in media. Clicca qui per maggiori informazioni.
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